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16 Agosto 2025Come è noto, il trasporto pubblico locale (TPL) è un elemento strategico per garantire inclusione sociale, riduzione dell’impatto ambientale e sostegno alla mobilità sostenibile. Nel 2025, le regioni italiane hanno adottato misure differenziate di incentivazione — bonus, agevolazioni e gratuità — con una forte eterogeneità territoriale. L’analisi delle iniziative mostra un evidente divario tra Nord/Centro e Sud/Isole, sia in termini di ampiezza della platea beneficiaria sia nella continuità temporale degli interventi.
Per quanto riguarda il Nord ed il Centro Italia, ritroviamo modelli strutturati e continui. In particolare, tali regioni si caratterizzano per:
* ampia platea: misure rivolte a studenti, famiglie, minori, pendolari, lavoratori;
* continuità pluriennale: incentivi non limitati a specifici mesi, ma integrati nei piani regionali di mobilità;
* diversificazione: abbonamenti combinati (es. treno + TPL locale), sconti progressivi per famiglie, gratuità per fasce d’età o categorie sociali;
* integrazione modale: contributi legati alla mobilità intermodale (alta velocità + trasporto urbano).
A solo titolo esemplificativo tra le regioni più virtuose, ritroviamo:
* Lombardia con la formula “Io Viaggio in Famiglia”, dote trasporti combinate ed agevolazioni fino a 14 anni;
* Emilia-Romagna che ha attivato “Salta su!”, trasporto gratuito per studenti fino a ISEE 30.000,00 €;
* Liguria che ha previsto una gratuità fino a 19 anni e forti sconti per altre fasce.
Discorso diverso per il Sud e le isole ove si riscontrano misure frammentarie, spesso destinate a categorie ristrette (studenti), temporalmente limitate, condizionate da ISEE bassi con relative soglie ridotte che escludono parte della popolazione, nonchè da una scarsa diversificazione (totale assenza di pacchetti familiari o incentivi alla mobilità intermodale). Ad esempio:
* Campania con “Estate in Movimento” (solo per giovani e solo mesi estivi) e bonus studenti annuale con limite ISEE;
* Puglia che ha adottato uno sconto del 50% su abbonamenti scolastici/universitari, peraltro limitato al periodo ottobre-maggio;
* Calabria caratterizzata da contributi una tantum a lavoratori del turismo o studenti pendolari specifici;
* Sicilia con agevolazioni quasi inesistenti a livello regionale, salvo iniziative comunali sporadiche.
E’ chiaro, quindi, che il quadro degli incentivi TPL 2025 evidenzia un’Italia divisa: un Nord/Centro con modelli maturi, inclusivi e continuativi, contrapposto a un Sud/Isole con misure limitate, temporanee e poco integrate. Colmare il gap richiede non solo risorse, ma un cambio di paradigma: passare da interventi “spot” a politiche strutturali, capaci di garantire equità territoriale, incentivare l’uso del trasporto pubblico e sostenere gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione.
In prima istanza, andrebbero intrapresi alcuni interventi prioritari per il Mezzogiorno quali ad esempio:
1. estensione della platea dei beneficiari, ovvero estendere le agevolazioni ad un ventaglio più ampio di utenti, includendo famiglie con figli minori, pendolari non studenti, lavoratori a basso reddito e categoie fragili, al fine di ampliare l’accesso economico al trasporto;
2. stabilizzazione e continutià delle misure, trasformando le iniziative sporadiche o stagionali in politiche strutturali e pluriennali, integrandole nei bilanci regionali e nei piani di mobilità sostenibile, in modo da garantire prevedibilità e fiducia nell’uso del TPL;
3. diversificazione e innovazione delle agevolazioni, adottando formule già sperimentate con successo in altre aree, quali pacchetti familiari, abbonamenti integrati ferro/gomma, incentive per la mobilità intermodale e tariffe progressive in base al numero di componenti del nucleo familiare;
4. semplificazione dell’accesso e digitalizzazione, creando piattaforme online uniche a livello regionale evitando frammentazioni e riducendo la documentazione necessaria;
5. comunicazione mirata e capillare, caratterizzata da campagne informative coordinate, utilizzando media locali, canali social, scuole università ed aziende di trasporto al fine di assicurare che l’utenza sia pienamente informata e possa usufruire tempestivamente delle agevolazioni disponibili.
(*) autore: Ing. Luca Brancaccio, Direttore Generale AMC SpA e Componente C. di A. di ANM SpA.





